19 Mar 2019

Allergie di primavera. Il decalogo per non rimanere senza respiro

Quattro italiani su dieci soffrono di allergie primaverili. Causa scatenante: la comparsa dei primi pollini. Secondo un’indagine dell’Anifa (Associazione Nazionale dell’Industria Farmaceutica dell’automedicazione) la fioritura delle piante rende la primavera la stagione dei raffreddori: gli starnuti colpiscano l’80% degli italiani, e per chi è vittima di allergie non c’è via di scampo.
Tenere sotto controllo il calendario della fioritura, riconoscere i principali sintomi di un’allergia ai pollini e seguire alcune semplici regole: ecco un decalogo di consigli per tenere a bada gli starnuti e godersi così l’arrivo della bella stagione.

 IL CALENDARIO DEI POLLINI

ALLERGIE AI POLLINI: i dieci sintomi da tenere d’occhio

LE DIECI REGOLE per combattere l’allergia

ALLERGIE? Prenota online una visita o un esame specialistico!

IL CALENDARIO DEI POLLINI

I principali allergeni che si presentano nel periodo primaverile sono i pollini della Graminacee, della Parietaria, le Composite (ad esempio l’ambrosia), le Betullacee, le Oleacee e le Cupressacee.

GRAMINACEE: da aprile a giugno

PARIETARIA: da marzo ad ottobre

COMPOSITE o ASTERACEE: da luglio a settembre

BETULLACEE: da gennaio a maggio

OLEACEE:  da maggio a giugno

CUPRESSACEE (Cipresso):  da febbraio a fine marzo con possibili anticipi a gennaio o continuazioni fino ad aprile

Negli ultimi anni si registra un incremento dei soggetti che soffrono di pollinosi da cipresso, in particolare in Toscana, Puglia, Liguria, Umbria, Lazio e Campania. Questo tipo di allergia riguarda soprattutto i più piccoli: nel centro Italia si stima che un bambino su dieci sia allergico al cipresso.
Tra le principali cause l’aumento della sua coltivazione a scopi ornamentali o di rimboschimento.

ALLERGIE AI POLLINI: i dieci sintomi da tenere d’occhio

  1. Rinorrea acquosa
    2. Congestione nasale
    3. Bruciore e arrossamento delle congiuntive
    4. Lacrimazione
    5. Starnuti isolati o a salve
    6. Prurito al palato, al naso e agli occhi
    7. Tosse secca e stizzosa, spesso notturna, accompagnata da difficoltà di respiro e dai caratteristici sibili intratoracici propri dell’asma bronchiale
    8. Riduzione dell’olfatto e del gusto
    9. Insonnia, stanchezza, irrequietezza
    10. Difficoltà di respiro e asma (nel 40% dei casi).

LE DIECI REGOLE per combattere l’allergia

  • Evitare di uscire durante le giornate secche e ventose, quando  è più alta la concentrazione di pollini;
  • Evitare l’aerazione degli ambienti durante le ore più calde della giornata ed eventualmente usare condizionatori d’aria;
  • Fare la doccia e lavare i capelli quotidianamente. I granuli pollinici spesso rimangono intrappolati tra i capelli e la notte possono depositarsi sul cuscino, venendo così inalati;
  • Evitare  di uscire subito dopo un temporale: l’acqua rompe i granuli pollinici in frammenti più piccoli che raggiungono facilmente le vie aeree e in maggiore profondità;
  • Tenere sempre sott’occhio il calendario dei pollini;
  • Usare appropriate mascherine durante i lavori all’aperto;
  • Evitare i viaggi in macchina od in treno con i finestrini aperti. Quando possibile è preferibile viaggiare in autoveicoli con aria condizionata e filtri di aerazione anti-polline da pulire spesso:
  • Indossare un nuovo paio di scarpe quando si rientra a casa, e riporre le altre in un armadio in modo che non trasportino in giro le particelle allergizzanti.
  • Lavare spesso i pavimenti; ma attenzione all’utilizzo dell’aspirapolvere che può sollevare le particelle allergizzanti;
  • Tappeti, moquette, tappezzerie e tendaggi sono arredamenti rischiosi per gli allergici: lì si depositano pollini e polveri difficili da rimuovere.

Fonte: http://www.sanraffaele.it/comunicazione/SRpedia/11589/starnuti-di-primavera-rimedi-e-prevenzione

09 Apr 2018

Spossatezza e debolezza? Sarà la…primavera

In primavera, si sa, le giornate si fanno più lunghe, il tempo migliora, la natura si risveglia, ma tutto ciò che sembra influire positivamente sul cervello e favorire il buon umore può apportare anche degli “effetti collaterali”. Parliamo del cosiddetto “mal di primavera” che colpisce circa due milioni di persone in questo periodo dell’anno e che si manifesta con segnali come stanchezza e debolezza , a cui si aggiungono spesso cattivo umore, ansia, irrequietezza, insonnia e mancanza di concentrazione . Questo malessere generale e diffuso, sebbene di natura non patologica, può peggiorare la qualità della vita e rappresentare un problema nel normale svolgimento delle attività quotidiane.

Quali sono le cause?

Alcuni dei fastidi avvertiti in primavera sono simili a quelli tipicamente autunnali, mentre altri dipendono esclusivamente dai cambiamenti che hanno luogo in questo periodo dell’anno. Tanto per cominciare ci si deve adeguare al passaggio all’ ora legale, che porta via un’ora di sonno e obbliga l’organismo a doversi riabituare al nuovo ritmo. Inoltre le giornate più lunghe e le temperature più alte stimolano una maggiore attività di tutto il corpo, che può non essere in grado di rispondere in maniera adeguata. L’organismo tende così a segnalare il suo disagio con una stanchezza e debolezza apparentemente ingiustificate, ma che in realtà sono il campanello d’allarme di uno stato fisico e mentale non eccellente. I sintomi del “mal di primavera” possono essere acuti e nascondere delle patologie più gravi, in questo caso è bene sottoporsi ad una visita medica. Se i sintomi non sono particolarmente acuti non vanno comunque trascurati in quanto potrebbero condurre a un maggiore malessere psico-fisico.

L’alimentazione giusta contro il mal di stagione

Tutti sanno che lo scopo primario dell’alimentazione è principalmente energetico, ma spesso si dimentica che tale energia dovrebbe essere fornita gradualmente nel corso della giornata; quindi è bene fare 5 pasti al giorno (colazione, spuntino, pranzo, merenda, cena) per non lasciare mai l’organismo a corto di “carburante”. Per combattere debolezza e spossatezza occorre inoltre seguire un ’alimentazione sana e variata , che garantisca sufficienti apporti di macronutrienti ( carboidrati , proteine e grassi ) e di micronutrienti (come vitamine e minerali). Le vitamine non apportano calorie, ma svolgono importanti funzioni (antiossidanti, protettive, antinfiammatorie ecc.) e regolano buona parte delle trasformazioni chimiche che avvengono nell’organismo, tra cui quelle energetiche. Tra le vitamine più importanti impegnate nel processo metabolico (produzione di energia) rientrano quelle del gruppo B:

La vitamina B1 agisce soprattutto sul metabolismo dei carboidrati.

La vitamina B2 ha molte funzioni tra le quali la facilitazione dell’assorbimento dei grassi.

La vitamina B6 consente una buona utilizzazione delle proteine e agisce nel metabolismo glicidico e lipidico.

La vitamina B12, oltre che favorire il metabolismo di zuccheri e proteine, è indispensabile per il buon funzionamento del sistema nervoso.

Le vitamine del gruppo B si trovano in grande quantità soprattutto negli alimenti di origine animale: è quindi importante assumere settimanalmente carne, pesce e uova nelle giuste quantità, e consumare ogni giorno yogurt, latte e derivati come il Grana Padano DOP che è un concentrato di nutrienti del latte, ma con meno grassi del latte intero perché parzialmente decremato durante la lavorazione. Per fare 100 g di questo formaggio occorrono 1,5 litri di latte, fornisce quindi ottime quantità di proteine ad alto valore biologico, vitamine del gruppo B, tanto calcio, oltre ad essere ricco di importanti antiossidanti come vitamina A, zinco e selenio . Unito ad un’alimentazione ricca di frutta e verdura, il Grana Padano DOP contribuisce a dare all’organismo la forza e il benessere di cui si ha particolarmente bisogno in questo periodo.

 

Attività fisica per il benessere psico-fisico

Per sconfiggere stanchezza e stress è bene praticare attività fisica aerobica a bassa intensità e a lunga durata, come camminare, pedalare ecc. È importante che l’attività fisica diventi un’abitudine quotidiana o che venga praticata per almeno 40 minuti 3-4 volte a settimana. I benefici che se ne possono trarre sono molteplici. Tanto per cominciare, l’esercizio fisico aumenta la produzione di energia da parte del corpo e si dimostra in grado di combattere stanchezza e debolezza più del riposo. Non solo. Una buona dose di attività fisica e praticata con regolarità, è in grado anche di migliorare il tono dell’umore. Infatti, tra le varie benefiche modificazioni del metabolismo e del sistema nervoso, l’attività stimola la produzione di endorfine , neurotrasmettitori dotati di proprietà analgesiche che donano maggiore serenità e tranquillità. Ovviamente, la raccomandazione sempre valida è che se siete sedentari è bene sottoporvi a una visita medica prima di iniziare con qualsiasi tipo di attività motoria.

Altri consigli contro stanchezza e debolezza

Mangia 2 porzioni di verdura al giorno , preferendo quelle crude a quelle cotte per assicurarti un miglior apporto di vitamine e antiossidanti, che diminuiscono con la cottura.

Mangia 3 porzioni di frutta al giorno : tra i frutti di stagione ci sono le fragole, le nespole,  i limoni e le pere, ma qualsiasi frutta di tuo gradimento è la benvenuta.

Condisci la verdura con del succo di limone : la vitamina C favorisce l’assorbimento del ferro degli alimenti, la cui carenza può essere causa di stanchezza e debolezza.

Mangia tutti i giorni un vasetto di yogurt o 200 ml di latte e aggiungi 10g (un cucchiaio da cucina) di Grana Padano DOP al posto del sale per insaporire i tuoi primi piatti. Fai attenzione alla cena : il pasto serale, quello più vicino all’ora del sonno, dovrebbe apportare non più del 30% delle calorie dell’intera giornata e non essere abbondante né in grassi né in zuccheri semplici, ma apportare calorie soprattutto da cereali come pasta o riso associati o legumi, oppure da proteine come quelle del pesce.

Esponiti al sole con cautela: l’esposizione al sole migliora l’umore, oltre a favorire la produzione di vitamina D, prezioso micronutriente utile a molte funzioni del nostro organismo.

Vestiti “a strati”: in questo modo potrai fronteggiare i cambi di temperatura, proteggendoti dal caldo eccessivo. Con il calore la pressione arteriosa può scendere e di conseguenza ci si può sentire più stanchi e deboli.

Assicurati il giusto riposo notturno: dormire ininterrottamente per un numero sufficiente di ore (circa 8h per un adulto) è indispensabile per il benessere fisico e mentale dell’organismo e per non accusare stanchezza e spossatezza durante il giorno.

Presso le Farmacie Palomba trovi una vasta gamma di prodotti dedicati all’integrazione di vitamine ed alimentare atti a combattere il “mal di primavera”.

 

 

(fonte: https://www.educazionenutrizionale.granapadano.it/it/alimentazione/articoli/alimentazione-e-salute/stanchezza-e-debolezza-puo-essere-la-primavera-/)