Influenza 2019, proteggiamo i nostri bambini

E’ il periodo più “contagioso” dell’anno nel quale l’influenza 2019 è nella fase di maggior contagio. Per mettere “al riparo” per quanto sia possibile i nostri bambini, Farmacia Palomba vi consiglia alcuni accorgimenti per conoscere ed affrontare meglio il malanno di stagione.

Influenza nei bambini

Sintomi

Nei bambini l’influenza si manifesta più rapidamente di un raffreddore e con sintomi più severi. I bambini con il raffreddore hanno di solito abbastanza energia per continuare a giocare e portare avanti le loro attività quotidiane mentre con l’influenza, in genere, preferiscono stare a letto.

 

I sintomi influenzali tipici sono:

 

febbre improvvisa,

brividi e tremori,

cefalea,

dolori muscolari,

fatica estrema,

tosse secca e mal di gola,

perdita di appetito.

I bambini contagiati possono avere quindi gli stessi sintomi di un adulto, ma ci possono essere differenze:

 

Neonati e lattanti possono avere inspiegabili febbri molto alte, senza altri segni di malattia.

I bambini piccoli in genere hanno temperature sopra 39,5°C e possono avere convulsioni.

Fastidi e dolori gastrici, vomito e diarrea sono frequenti nei bambini più piccoli.

Sono anche frequenti dolore alle orecchie e occhi rossi.

In alcuni casi, braccia e gambe possono essere estremamente dolenti per l’infiammazione muscolare.

Cura e terapia per i bambini

  1. Mettere il bambino più a suo agio possibile. Proporgli spesso da bere e piccoli pasti nutrienti.
  2. Se ha la febbre, vestirlo con abiti leggeri e mantenere la temperatura ambiente intorno a 20°C.
  3. Per ridurre la sofferenza, i dolori o la febbre, se superiore a 38,5°C, usare il paracetamolo. L’ibuprofene può essere somministrato a bambini con più di 6 mesi. A meno di indicazioni mediche diverse, somministrare la dose raccomandata sulla confezione ogni 4 ore fino a riduzione della temperatura. Non somministrare acido acetilsalicilico (aspirina), o composti che lo contengono, a bambini e adolescenti con il raffreddore perché può determinare danni cerebrali ed epatici (sindrome di Reye).
  4. Non dare farmaci da banco per la tosse o per il raffreddore a bambini sotto i 6 anni di età a meno di prescrizione medica.
  5. Chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di somministrare farmaci da banco a bambini o a individui in cura con altre medicine o affetti da malattie croniche.
  6. Leggere attentamente le istruzioni a corredo della confezione. Non aumentare la dose rispetto a quanto raccomandato.
  7. La tosse aiuta a eliminare il muco dal torace. Molti prodotti da banco per la tosse o per il raffreddore contengono elementi che la attenuano. In genere, contengono destrometorfano (anche detto DM o DXM) e/o difenidramina. La maggior parte degli studi su questi composti è stata fatta negli adulti. I pochi condotti su bambini non mostrano benefici.
  8. Gargarismi con acqua tiepida aiuteranno a ridurre il mal di gola. Nei bambini di almeno 3 anni in grado di succhiare caramelle dure senza strozzarsi si possono usare caramelle dure senza zucchero o pastiglie a base di miele, erbe o pectina. Le pastiglie per la tosse a base di farmaci che attenuano la sensibilità della gola (diclonina, benzocaina, esilresorcinolo, mentolo e fenolo) non dovranno essere date a bambini piccoli perché possono risultare troppo difficili da inghiottire.

Fonte: CaringForKids

Trasmissione

I malati di influenza possono contagiare gli altri nel raggio di circa 2 metri. Molti esperti ritengono che i virus dell’influenza si diffondano principalmente tramite le goccioline di saliva emesse tossendo, starnutendo o parlando. Queste goccioline possono arrivare in bocca o nel naso di individui vicini o essere eventualmente inalate nei polmoni.

Meno spesso, un soggetto potrebbe infettarsi toccando prima una superficie o un oggetto contaminati dal virus influenzale e poi la propria bocca o il proprio naso.

Per evitare il contagio, si dovrebbe stare lontano dagli ammalati e stare a casa se colpiti in prima persona. È importante anche lavarsi le mani spesso con acqua e sapone. Se acqua e sapone non sono disponibili, si possono usare salviettine a base di alcool. Biancheria, posate e piatti degli ammalati non dovranno essere condivisi senza averli prima lavati con attenzione. Le posate possono essere lavate o in lavapiatti o a mano con acqua e sapone, non occorre lavarle separatamente. Inoltre, superfici di casa, lavoro e scuola, toccate spesso, dovranno essere pulite e disinfettate, specie in presenza di ammalati.
La maggior parte degli adulti sani può trasmettere l’influenza dal giorno prima della comparsa dei sintomi fino a 5-7 giorni dopo. I bambini possono trasmettere il virus per più di 7 giorni.
I sintomi iniziano 1-4 giorni dopo l’ingresso nel corpo del virus. Ciò significa che si può essere contagiosi prima di sapere di essersi ammalati, nonché durante il decorso. Alcuni possono infettarsi ma non sviluppare sintomi. In tale periodo, possono però trasmettere il virus ad altri.
I virus resistono particolarmente bene anche nell’ambiente e la trasmissione è facilitata da ambienti affollati, situazioni di bassa temperatura ed alta umidità.

Pericoli

L’influenza stagionale è una malattia respiratoria acuta che in genere si autolimita spontaneamente; la maggior parte dei soggetti in giovane età in salute guarisce dall’influenza senza alcuna conseguenza, mentre rischi maggiori sono corsi da pazienti delle cosiddette fasce a rischio (donne in gravidanza, neonati, pazienti con più di 65 anni e/o con malattie croniche, …).

L’impatto è sicuramente più prolungato rispetto al raffreddore, ma la maggior parte dei soggetti colpiti da influenza guarisce in qualche giorno (meno di due settimane), salvo alcuni pazienti che sviluppano invece complicanze.

Le infezioni del seno (sinusite) e dell’orecchio (otite) sono esempi di complicazioni moderate, mentre la polmonite è una grave complicanza influenzale che può derivare sia dall’infezione del virus dell’influenza stesso, che da una sovra-infezione batterica.

Fonte: https://www.farmacoecura.it/influenza/influenza-sintomi-rimedi-e-cura/