13 Giu 2018

Welcome Summer. I consigli per una corretta alimentazione

Sul portale del Ministero della salute sono scaricabili diverse brochure e opuscoli rivolti alla popolazione in generale, ai Medici di medicina generale, agli operatori sanitari di istituti di ricovero per anziani e opuscoli rivolti alle badanti, tradotti in sei lingue (inglese, francese, spagnolo, rumeno, russo e polacco). Il Piano nazionale di prevenzione per ondate di calore, gestito e coordinato dalla Direzione Generale della prevenzione sanitaria del Ministero della salute, con il supporto tecnico del CCM, rappresenta attualmente l’unico esempio concreto in sanità pubblica di strategia di adattamento per eventi climatici.

Ecco infine dieci preziosi consigli per un’alimentazione corretta e sicura in estate, un periodo accompagnato da maggior tempo libero, con abitudini alimentari diverse rispetto al resto dell’anno: maggior numero di pasti fuori casa, scarsa attenzione agli apporti nutrizionali, minori formalità.  Bere e mangiare correttamente contribuisce ad affrontare l’afa e a ridurre i rischi per la salute dovuti alle ondate di calore, in particolare la disidratazione. Quando fa molto caldo i bambini, le donne in gravidanza e gli anziani possono soffrire di più e essere più esposti al rischio di disidratazione.

  1. Bere almeno due litri (otto bicchieri) di acqua al giorno. In estate si perdono minerali con l’aumento della sudorazione e della traspirazione. Per gli anziani è particolarmente importante bere, indipendentemente dallo stimolo della sete. I bambini devono bere di più. Moderare il consumo di bevande con zuccheri aggiunti. Limitare il consumo di bevande moderatamente alcoliche come vino e birra. Evitare le bevande ad alto contenuto di alcol.
  2. Rispettare quotidianamente il numero e gli orari dei pasti, soprattutto la prima colazione, che deve essere privilegiata rispetto agli altri pasti. La prima colazione è il pasto più importante della giornata, arriva dopo il periodo di digiuno più lungo nell’arco delle 24 ore e fornisce il “carburante” per tutta la giornata. Non consumare un’adeguata prima colazione, inoltre, predispone ad una maggiore assunzione di calorie nelle ore successive.
  3. Aumentare il consumo di frutta e verdura di stagione e yogurt. Mangiare frutta e verdure fresche di stagione (400 g almeno al giorno, OMS). Preferire lo yogurt senza zuccheri aggiunti. Insieme alla frutta, può diventare un ottimo spuntino. Non trascurare la frutta secca (mandorle, noci ecc), ricca di grassi “buoni”, minerali e fibre, ma non esagerare, perché apporta calorie.
  4. Preparare i piatti con fantasia, variando gli alimenti anche nei colori. Il colore degli alimenti è dato dalle sostanze ad azione antiossidante (vitamine, polifenoli ecc): più si variano i colori, più completa è la loro assunzione.
  5. Moderare il consumo di piatti elaborati e ricchi di grassi. Con il caldo, l’organismo consuma meno energia. È consigliabile, quindi, moderare l’apporto calorico, preferendo una cottura in grado di mantenere inalterato l’apporto di minerali e vitamine, diminuendo anche la quantità di sale da aggiungere durante la preparazione. Condire con olio d’oliva a crudo.
  6. Privilegiare cibi freschi, facilmente digeribili e ricchi in acqua e completare il pasto con la frutta. Questa regola va seguita in particolare quando si consuma il pranzo “al sacco”, non esagerando con gli spuntini salati o zuccherati.
  7. Consumare un gelato o un frullato può essere un’alternativa al pasto di metà giornata. Il gelato o il frullato al latte che sostituiscono il pasto vanno inquadrati nell’ambito dell’apporto nutrizionale giornaliero.
  8. Evitare pasti completi con primo, secondo e contorno quando, durante soggiorni in albergo o in viaggio, è più facile che si consumi al ristorante sia il pranzo che la cena. Optare in una delle due occasioni per piatti unici bilanciati che possono fornire i nutrienti di un intero pasto. Alcuni degli abbinamenti possibili sono pasta con legumi e/o verdure, carne/pesce/uova con verdure.
  9. Consumare poco sale e preferire sale iodato. La carenza di iodio è ancora un problema: la tiroide condiziona molte funzioni dell’organismo ed ha bisogno del giusto introito giornaliero, garantito dal consumo di soli 5 g di sale iodato. Per gli ipertesi può essere utile consumare sale iposodico o asodico.
  10. Rispettare le modalità di conservazione degli alimenti. Mantenere la catena del freddo per gli alimenti che lo richiedono (borsa termica per il pic-nic). Ricordare che cibi conservati a lungo in frigorifero rischiano un peggioramento nutrizionale e/o una contaminazione da microrganismi.
30 Mag 2018

5 cose da sapere sui raggi UV e il loro effetto sulla pelle

UVA E UVB

I raggi UVA rappresentano circa il 95% dei raggi UV che raggiungono il nostro corpo, mentre il restante 5% è rappresentato dagli UVB[1]. Mentre i raggi UVA sono presenti durante tutto il corso dell’anno, gli UVB sono più forti in estate. Morale della favola? Scegli sempre un solare che agisce per contrastare entrambi i tipi di raggi UV: un alto indice SPF per proteggere la pelle dagli UVB e un forte indice PPD per proteggerla contro gli UVA.

2. Possono penetrare attraverso il vetro

I raggi UVA possono attraversare le superfici di vetro, quindi se utilizzi spesso i mezzi di trasporto pubblico devi sapere che i finestrini di bus e treni non ti proteggono dagli effetti dannosi del sole. Gli UVA sono i principali corresponsabili della progressiva comparsa dei segni di invecchiamento visibile, con oltre l’80% di questi che raggiungono l’epidermide[2]. Inoltre, a differenza degli UVB, che tendono a causare rossori e macchie da sole dopo solo poche ore di esposizione al sole, gli effetti a breve termine dei raggi UVA sulla pelle sono praticamente invisibili a occhio nudo[3].

Possono colpire la tua pelle con un’intensità differente

Se pensi di doverti preoccupare dei raggi UV solo quando ti trovi in spiaggia in estate, devi sapere non solo che l’altitudine aumenta l’intensità dei raggi solari – per esempio, a 1.500 m l’intensità dei raggi UV aumenta del 20% – ma anche che la neve può riflettere fino al 95% dei raggi UV. Risultato? La tua pelle può subire quasi il doppio dei danni durante una vacanza sulla neve[4].

Nemmeno le nuvole possono fermarli

Sebbene la luce del sole sia composta per il 56% da raggi ultravioletti, per il 39% da luce visibile e solo per il 5% da raggi UV, nemmeno il cielo nuvoloso può proteggerci dai danni provocati da questi ultimi. Anche quando sono più dense, le nuvole sono in grado di fermare solo il 70% dei raggi UVA e UVB, impedendogli di raggiungere la superficie terrestre[5]. Questo perché è fondamentale proteggere la tua pelle qualunque sia la condizione climatica.

Ci colpiscono soprattutto durante l’infanzia

Molti genitori dimenticano di applicare la protezione solare sulla pelle dei loro bambini quando sono all’aria aperta, cosa preoccupante se consideriamo che fino al 50% dei danni causati dai raggi UV si verificano prima dei 19 anni[6]. La pelle dei bambini è più sottile di quella degli adulti, per questo è fondamentale seguire alcune importanti indicazioni per proteggere i piccoli dal sole ancora prima di andare in vacanza.

Fonte: https://www.vichy.it/vichy-mag/5-cose-da-sapere-sui-raggi-uv-e-il-loro-effetto-sulla-pelle/vmag62729.aspx